Il Consigliere regionale Gianni Bessi (PD) ha firmato una Risoluzione circa l’individuazione di provvedimenti consoni alla transizione e al rilancio economico e sociale una volta superata l’emergenza sanitaria, rafforzando ed innovando ulteriormente le politiche regionali su sanità, welfare, mobilità sostenibile ed attività produttive.

“La Giunta promuova misure eccezionali per salvaguardare e soprattutto rilanciare il sistema  economico e produttivo di una regione che in questi anni è stata la locomotiva d’Italia”

“È necessario predisporre una strategia per contrastare l’inevitabile crisi economica e sociale che l’emergenza coronavirus trascinerà con sé, ma anche rispondere tempestivamente alle sofferenze già presenti nei settori turismo e commercio e, in generale, fra lavoratori autonomi, libere professioni e piccole imprese”. Lo chiede una risoluzione rivolta alla Giunta regionale, invitata a lavorare per mettere in campo misure eccezionali finalizzate a salvaguardare e, soprattutto, rilanciare il sistema  economico e produttivo dell’Emilia-Romagna, che in questi anni è stata la regione locomotiva d’Italia.

“Le misure adottate dalla Giunta Bonaccini a tutela degli emiliano-romagnoli vanno nella direzione giusta: è chiaro che- spiegano le consigliere- di fronte a una situazione d’emergenza come quella che stiamo vivendo non bastano le politiche nazionali e regionali ma serve che anche l’Europa faccia la propria parte in una strategia per un nuovo sviluppo sostenibile. Ci sono sofferenze in ogni settore, dal turismo al commercio, dall’agricoltura alle libere professioni, per questo è necessaria una visione che guardi anche al dopo coronavirus, che ponga attenzione alla sostenibilità e alla digitalizzazione”.

E’ dunque importante “ottenere da governo e Unione europea, nel minor tempo possibile, i fondi strutturali europei della nuova programmazione 2021-2027, implementati, per regioni virtuose come l’Emilia-Romagna, con modalità semplificate di utilizzo e rendicontazione”. La risoluzione dei Democratici chiede anche che venga data attenzione prioritaria ai provvedimenti su economia e lavoro, a partire dal Tavolo regionale con tutte le parti sociali.

“È necessario che si attui una ricognizione sulle capacità produttive, di ricerca e innovazione già presenti in Emilia-Romagna per rispondere alle esigenze di una più ampia gamma di bisogni sanitari- proseguono le proponenti-. Proprio in questo momento difficile ci rendiamo conto che serve un impegno straordinario su ricerca industriale e agricola, oltre che sulla formazione e sulla riconversione di lavoratori, imprenditori e autonomi. Per questo chiediamo risorse straordinarie al fine di sostenere sia gli sforzi immediati in materia sanitaria, ma anche per essere pronti con prodotti e processi innovativi in tutti i settori al momento della ripresa”. È necessario quindi lo sblocco immediato di tutti gli investimenti pubblici sul territorio regionale e il rafforzamento degli investimenti su alcune linee strategiche già identificate quali prevenzione e dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile, risparmio energetico e fonti energetiche alternative, sicurezza sismica. Il ruolo attivo della Assemblea Legislativa regionale diventa quindi fondamentale per mettere in campo una reale semplificazione di norme, procedure e delle modalità per attingere alle risorse regionali ed europee”.

Qui il testo della Risoluzione n. 219