(AGI) – Roma, 3 set. – “Occorre oggi costruire una politica energetica italiana di transizione verso le rinnovabili – nell’ambito delle politiche Ue – basata su un mix energetico tra gas metano Made in Italy a km zero, lo sviluppo delle tecnologie di sfruttamento delle ‘energie pulite’ e un impegno per incrementare l’efficienza energetica”. Lo dice Gianni Bessi, consigliere Pd della regione Emilia-Romagna. “L’intervista concessa ieri dall’ad di Eni Claudio Descalzi alla Gazzetta del Mezzogiorno – prosegue – contiene elementi importanti per il futuro del settore oil&gas italiano. E una speranza: quello che molti, fra cui il sottoscritto, stanno chiedendo da tempo al Governo e al colosso italiano diventi realta’. In particolare ci sono alcune frasi, a cominciare da quella in cui Descalzi cita Ravenna come un buon modello di come si possa creare un network di imprese che ruotino attorno all’attivita’ energetica, visto che anni addietro sono nate proprio a Ravenna imprese di grande importanza, nelle tecnologie avanzate fino al turismo. Un distretto di imprese poi affermatesi in tutto il mondo”. “E’ un concetto”, osserva Bessi, “che apre scenari affascinanti su come dovremo gestire la transizione dalle risorse energetiche fossili a quelle rinnovabili. Ritengo che possiamo candidare l’Adriatico come “la palestra d’esercizi attiva” per definire quel progetto ecocompatibile ed energetico nazionale che modifichi il nostro sistema energetico, creando nuove figure professionali ‘green’, bonificando e riconvertendo le strutture di estrazione in piattaforme di green economy, punti di produzione di energie alternative (eolico ma anche dal moto ondoso)”. Un piano nazionale che, conclude, “ritengo il Governo debba mettere ai primi posti per lo sviluppo economico del sistema industriale italiano. E che, stando alle parole di Descalzi, troverebbe Eni gia’ pronta anzi gia’ impegnata a investire. Il nostro futuro energetico, vale la pena ricordarlo, e’ in cio’ che sapremo progettare partendo da cio’ che sappiamo gia’ fare. Per cambiare occorre agire insieme”. (AGI)
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