Pubblicato da Ravennanotizie.it il 23 luglio 2018

Stimato un aumento del prodotto interno lordo regionale pari all’1,7 per cento, tasso di disoccupazione al 6,5 per cento

Udienza conoscitiva in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, sui contenuti del Documento di economia e finanza regionale 2019 (con riferimento alla programmazione 2019-2021), provvedimento che delinea l’azione amministrativa regionale dei prossimi anni.

Nella prima parte del Defr viene delineato il contesto economico, finanziario, istituzionale e territoriale: convincenti i risultati ottenuti sia sul fronte della crescita sia in tema occupazionale e di export. “In particolare – ha spiegato il relatore di maggioranza Gianni Bessi (Pd) – viene stimato un aumento del prodotto interno lordo regionale pari all’1,7 per cento, il più alto dopo la Lombardia, l’export ha sfiorato nel 2017 i 60 miliardi di euro. Il tasso di occupazione nel 2017 è risultato superiore alla media nazionale di 10 punti percentuali, attestandosi al 68,6 per cento, il tasso di disoccupazione ha registrato valori inferiori alla media nazionale di quasi 5 punti percentuali, arrivando al 6,5 per cento”.

Nella seconda parte sono descritti gli obiettivi strategici, in tutto 91, organizzati per aree di intervento: istituzionale, economica, sanità e sociale, culturale, territoriale. I principali obiettivi riguardano l’armonizzazione contabile e la semplificazione amministrativa, la diffusione della banda ultralarga, la razionalizzazione della spesa sanitaria, la valorizzazione del terzo settore, il riordino della rete ospedaliera e la riduzione dei tempi di attesa per i ricoveri programmati. E ancora, la valorizzazione del patrimonio regionale, la prevenzione della criminalità organizzata e la promozione della legalità, il sostegno ai processi partecipativi, la realizzazione di nuove politiche per le aree montane, l’ammodernamento delle grandi opere irrigue e l’integrazione delle attività di bonifica nel sistema della sicurezza idraulica e territoriale, lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e la riduzione dell’inquinamento. Inoltre, la promozione del trasporto pubblico locale, l’internazionalizzazione del sistema produttivo, lo sviluppo della ricerca, la promozione dell’economia circolare, la ricostruzione nelle aree del sisma, il sostegno al sistema idroviario padano veneto e al porto di Ravenna, l’ampliamento delle politiche di welfare, bambini, adolescenti e famiglia, il contrasto alla violenza di genere, la riduzione dell’uso di suolo, lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale e il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

La terza parte riporta gli indirizzi strategici che la giunta assegna ai propri enti strumentali e alle società controllate e partecipate.

Elemento di novità di questa edizione è costituito dall’introduzione degli indicatori di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in correlazione con gli obiettivi strategici dell’Agenda Onu.

Il relatore di minoranza, Daniele Marchetti (LN), ha rivendicato, come parte politica, la trattazione nel Defr 2019 del tema dell’autonomia regionale, parlando di “accelerazione con il nuovo governo”.

Al termine dell’incontro, Antonio Amoroso della segreteria regionale dalla Cisl ha parlata dell’importanza del provvedimento regionale, in particolare sul tema del lavoro.

 

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