I PRINCIPALI TEMI AFFRONTATI:
Nelle sedute dell’Assemblea legislativa del 5 e 6 giugno siamo stati chiamati ad approvare, tra i tanti oggetti, il progetto di legge sul reddito di solidarietà (RES), che diventa un vero e proprio reddito minimo garantito agli emiliano-romagnoli; abbiamo poi approvato l’Atto unico sull’edilizia residenziale pubblica e la programmazione degli interventi di consolidamento del sistema dei servizi educativi.
RES
Con l’approvazione del progetto di legge sul reddito di solidarietà (RES), l’Emilia Romagna rafforza il reddito di solidarietà già approvato nei mesi scorsi, che diventa un vero e proprio reddito minimo. Già dal 2016 infatti avevamo introdotto un sostegno al reddito ed oggi lo andiamo a rafforzare. Da luglio aiuteremo 20.000 famiglie. Ad oggi l’Emilia Romagna è la prima Regione in Italia ad introdurre un reddito minimo per i propri concittadini. L’assemblea legislativa ha approvato in aula, con Movimento 5 Stelle al fianco del Pd e la Lega contraria, a differenza del quadro nazionale, una legge che prevede una misura di sostegno concreta e immediata per aiutare chi non arriva a fine mese. La proposta del Partito Democratico emiliano romagnolo è quella di rafforzare le misure nazionali e porre attenzione alle persone in difficoltà.
A partire da quest’estate, la Regione Emilia Romagna erogherà un contributo economico aggiuntivo di 110 euro a single e famiglie già ammesse al reddito di inclusione nazionale (Rei).
L’Emilia Romagna dimostra anche in questa occasione di anticipare i temi che a breve anche il Parlamento tratterà. Si tratta di un contributo economico, erogato mensilmente su una carta prepagata, che varia in base al nucleo familiare e alle risorse economiche. Questo reddito sarà accompagnato da un percorso personalizzato di reinserimento sociale e lavorativo. Fondamentale sarà l’aiuto dei Comuni, che saranno i nostri partner sui territori e avranno il compito di seguire i beneficiari del reddito minimo nel loro percorso di reinserimento. Mentre il reddito di cittadinanza annunciato in questi mesi al momento è solo un intento, il reddito di solidarietà nella nostra Regione è già realtà da oltre un anno ed ora è stato ulteriormente rafforzato. Ci auguriamo che anche a livello nazionale si prosegua per garantire le migliori misure al contrasto alla povertà, andando oltre gli slogan.
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Per semplificare e rendere più chiara la disciplina relativa ai requisiti per l’accesso e la permanenza negli alloggi Erp e la metodologia per la determinazione del canone di locazione, verranno investiti circa 43 milioni di euro. L’atto approvato in Aula regola i requisiti per l’accesso quello della cittadinanza italiana o altra condizione ad essa equiparata, della durata almeno triennale della residenza anagrafica o dell’attività lavorativa stabile. I Comuni possono riconoscere maggiore punteggio ai nuclei con anzianità di residenza o attività lavorativa di più lungo periodo.
PROGRAMMAZIONE INTERVENTI CONSOLIDAMENTO DEL SISTEMA SERVIZI EDUCATIVI
Diminuzione delle rette, abbattimento delle liste d’attesa, ampliare la rete dei servizi valorizzando il sistema integrato tramite convenzioni, maggiori opportunità di formazione continua degli educatori e miglioramento dei servizi: questi gli obiettivi che la Regione Emilia-Romagna si è data con il nuovo programma triennale per i servizi educativi 0-6 anni. Oltre 33 milioni di euro a disposizione dei Comuni e arriveranno anche fondi statali. Si punta, inoltre, anche alla creazione dei “Poli per l’infanzia” per favorire la continuità educativa dei bambini.