Condivido e sono a fianco alla battaglia dell’Europarlamentare Paolo De Castro sulla contrarietà a tagliare le risorse della Politica Agricola Comune nel bilancio Ue 2020-2027 presentato dalla Commissione europea. Il taglio del 5% del bilancio agricolo prospettato dal commissario al bilancio Günther Oettinger avrebbe l’effetto di un minor gettito di più di 20 miliardi di euro alla Pac in sette anni e quindi produrrebbe un calo inaccettabile. Nonostante la situazione di incertezza politica nella formazione del governo italiano occorre mettere in primo piano questa priorità come “sistema paese”.
La politica agricola comune (PAC) è stata istituita allo scopo di aiutare gli agricoltori europei a rispondere alle esigenze di 500 milioni di cittadini dell’UE. Non è quindi concepibile che alcuni paesi europei vengano favoriti a discapito dell’Italia. Ricordo ancora una volta che la PAC, prevista dal Trattato istitutivo delle Comunità, è una delle politiche comunitarie di maggiore importanza perché impegna circa il 34% del bilancio dell’Unione europea. La PAC punta in particolare a garantire un approvvigionamento alimentare stabile e sicuro a prezzi abbordabili per il consumatore e un tenore di vita dignitoso agli agricoltori, settore in cui l’Italia ancor più di altri Stati membri, è leader.
Per saperne di più in allegato l’articolo di Andrea Tarroni sul Corriere Romagna con intervista all’Europarlamentare Paolo De Castro.
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