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Il bilancio in dettaglio

Più risorse regionali per il cofinanziamento dei progetti europei, i lavoratori delle Province e la cultura.

Sono destinate sostanzialmente a tre voci. La prima è il cofinanziamento dei progetti europei, che significa un 15% sulle risorse comunitarie 2014-2020; la seconda riguarda la gestione della fase transitoria del personale delle Province (28 milioni); la terza l’aumento dei fondi sulla cultura (10 milioni in più rispetto al 2014).

Fondi europei Una delle priorità della spesa riguarda la copertura che viene data al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali europei (Fse, Fesr, Feasr), con riferimento alla nuova programmazione comunitaria 2014-2020. L’importo, per la Regione, è di circa 393 milioni per 7 anni; un importo che diventa “moltiplicatore” di economia e sviluppo, perché consentirà di “produrre” risorse per 2,5 miliardi di euro complessivi.

Il riordino istituzionale: verso le Aree Vaste A sostegno della legge, che verrà approvata, sul riordino istituzionale, il bilancio di previsione, in questa fase transitoria, assicura una quota aggiuntiva di 28 milioni per garantire il personale delle Province. Queste risorse si aggiungono agli oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti per coprire le spese delle funzioni delegate dalla Regione alle Province.

Cultura e sport La Regione prevede risorse proprie per le politiche culturali (28,4 milioni di euro complessivi, con un incremento di oltre 10 milioni rispetto al 2014); 1,2 milioni vanno alle politiche sportive, 2 milioni sono per gli impianti sportivi.

Sviluppo economico, formazione e lavoro Per le politiche di sviluppo economico sono previste più risorse rispetto al 2014, complessivamente 38 milioni di euro, in particolare per il cofinanziamento dei fondi europei, le leggi d’incentivazione regionale e l’Expo. Per quanto riguarda la formazione e il lavoro, sono previste risorse regionali pari a 17 milioni di euro (connesse ai cofinanziamenti del Fondo sociale europeo), e oltre 41 milioni di euro per interventi di natura pubblica a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro.

La persona al centro Per le politiche socio-sanitarie si prevedono risorse proprie, che si aggiungono e integrano i fondi statali. Al Fondo per la non autosufficienza regionale vanno 120 milioni; a integrazione al Fondo sanitario nazionale, 46 milioni; al Fondo speciale per il sociale, 20 milioni; al Fondo regionale degli affitti, 2,2 milioni; al Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche 1 milione. Per quanto riguarda il diritto allo studio, 20 milioni di risorse regionali vengono assegnate alle borse di studio universitarie, 4 milioni alle borse di studio scuole medie superiori e 3 milioni ad attività per la formazione scolastica.

Turismo L’obiettivo al 2020 è che l’industria del turismo superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto, Programmi turismo, commercializzazione turistica, consorzi fido.

Agricoltura Per le politiche dell’agricoltura si prevede il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Sostanzialmente confermate le risorse finanziarie per le altre attività (9 milioni).

Ambiente, difesa del suolo, protezione civile

Per le politiche dell’ambiente e la difesa del suolo si confermano risorse proprie correnti per quasi 24 milioni di euro con particolare riguardo alle dotazioni della protezione civile (1,2 milioni di euro in più rispetto al 2014) e ai contributi per la valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (4 milioni di euro). Le spese d’investimento dell’esercizio 2015 per far fronte alle criticità del dissesto idrogeologico e alla protezione civile ammontano a 42 milioni di euro. Tra le destinazioni, il consolidamento delle frane (2,5 milioni), la messa in sicurezza di sponde e argini dei fiumi (5 milioni), la difesa della costa da erosione e mareggiate (2,5 milioni), interventi urgenti (7 milioni). Quindici milioni vanno alla protezione civile (contributi ai Comuni e potenziamento sistema regionale).

Trasporti e infrastrutture Nessun taglio al trasporto pubblico locale, così da garantire i servizi ai cittadini emiliano-romagnoli che si muovono quotidianamente su gomma e ferro: confermate le risorse proprie regionali (oltre 36 milioni) a cui si aggiungono 363 milioni di euro, che è la quota destinata all’Emilia-Romagna per il 2015 dal Fondo nazionale per il trasporto pubblico. Le spese d’investimento aggiuntive destinate ai trasporti e alle infrastrutture ammontano a 40 milioni, e riguardano sistemi informativi e telematica (2,3 milioni), riqualificazione urbana (5 milioni), viabilità (10 milioni), manutenzione e sistema di sicurezza della rete ferroviaria (5 milioni), e il People mover (17,5 milioni).