Il Consigliere regionale Gianni Bessi (PD) ha firmato una Interrogazione a risposta scritta circa le azioni da porre in essere per valorizzare il processo di fusione tra aziende sanitarie che ha portato alla creazione dell’Ausl Romagna.
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In allegato la risposta dell’assessore regionale Venturi Sergio
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da Forlìtoday del 30 giugno 2017
Ausl unica, il Pd risponde a Pompignoli: “L’obiettivo è la qualità dei servizi”
“Sarebbe molto facile rispondere per le rime all’ennesima esternazione del consigliere Massimiliano Pompignoli sull’Ausl Romagna”, affermano i democratici
I consiglieri regionali romagnoli del Pd (Paolo Zoffoli, Mirco Bagnari, Gianni Bessi, Lia Montalti, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Nadia Rossi) replicano con una nota congiunta alle parole del consigliere Massimiliano Pompignoli, il quale, intervenendo sulla questione Ausl Romagna, ha evidenziato come sia necessario “dire basta ai soldi buttati nel calderone di un progetto nato male e cresciuto ancora peggio”.
“Sarebbe molto facile rispondere per le rime all’ennesima esternazione del consigliere Massimiliano Pompignoli sull’Ausl Romagna – affermano i democratici -. Il consigliere, infatti, o non ha studiato la genesi dell’azienda unica o è stato male informato. In entrambe i casi, comunque gli ricordiamo che la fusione ha riguardato quattro aziende (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini) e non tre, come da lui menzionato. Ma siccome riteniamo che il nostro compito sia innanzitutto quello di informare correttamente i cittadini e non quello, molto caro a Pompignoli, di alzare inutili polveroni per semplici interessi di bottega, proviamo ancora una volta a fare chiarezza”.
“L’Ausl unica della Romagna, così come tutte le altre operazioni di fusioni e accorpamenti che anche in altri settori, la nostra Regione sta cercando di avviare, hanno un unico obiettivo che non è quello del risparmio tout court, ma di elevare la qualità dei servizi ai cittadini – sottolineano Zoffoli, Bagnari, Bessi, Montalti, Pruccoli, Ravaioli, Rontini e Rossi -. Uscire dalla logica della difesa ad oltranza dei campanili è una scelta che si sta dimostrando lungimirante e che perciò va perseguita sempre con maggiore determinazione da tutti. Spiace dover constatare ancora una volta che un consigliere, anche se di opposizione, non riesca a cogliere l’importanza e il valore aggiunto per i cittadini, che una visione di questo tipo sta producendo e può produrre, in particolare nei confronti della Romagna”.
“L’esempio dell’Ausl Unica della Romagna si colloca proprio in questo solco. L’obiettivo della fusione delle Quattro ex Aziende, che pur singolarmente già producevano servizi di buona qualità sanitaria per i propri cittadini di riferimento, resta quello di elevare la risposta di qualità, attraverso l’acquisizione di nuove tecnologie, più complicate per una singola azienda, e puntando su grandi investimenti strutturali e professionali e la creazione di nicchie di specialità altamente tecnologiche – proseguono i democratici -. Un segnale importante arriva sicuramente dal Piano Assunzioni 2017 e di consolidamento e stabilizzazione del precariato dell’intera Ausl Romagna che prevede, a fronte di 610 pensionamenti, l’assunzione di 715 dipendenti, oltre alla stabilizzazione di altri 568 operatori, che attualmente lavorano con contratti a tempo determinato e che diventeranno dipendenti a tempo indeterminato. Sul fronte degli investimenti, poi, il piano 2017 – 2019 prevede investimenti già finanziati per oltre 86 milioni di euro, di cui 47,8 nel 2017 (28.798.762 per interventi edilizi sugli immobili, 15.838.937 sulle tecnologie biomediche, 2.731.000 sul sistema informativo, in tutti gli ambiti territoriali)”.
“Altro tema importante, ha riguardato lo sviluppo delle cure territoriali, con particolare riferimento all’accelerazione avviata sulle Case della Salute, che ha trovato concretezza attraverso nuove inaugurazioni avviate su territori che presentavano da anni una forte carenza – concludono -. Chiedere pertanto alla Regione, come abbiamo fatto in qualità di consiglieri regionali del Pd della Romagna, di mantenere alto l’impegno e di destinare risorse alla sanità romagnola, ha solo lo scopo di sollecitare con forza ad investire sempre di più sui servizi sanitari, socio-sanitari e sociali e a concretizzare in maniera sempre più stringente gli scopi prefissati. Non c’è alcuna contraddizione, consigliere Pompignoli, al contrario troviamo molto strano che anche lei, che dovrebbe avere a cuore come noi la Romagna, non si associ a queste richieste. Ma forse è più facile alzare inutili polveroni che entrare nel merito dei problemi”.