il Consigliere regionale Gianni Bessi (PD) ha firmato una Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula in merito al Fondo Energia, misura per il sostegno alle imprese emiliano-romagnole nella realizzazione di interventi di green economy, autoproduzione di energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica.

“Strumento importante copiato da altre Regioni. Agevolare le richieste delle imprese ai finanziamenti a tasso agevolato”. Il sottosegretario Baruffi: “In otto anni 48 milioni a 359 imprese e 3 milioni a 310 aziende che hanno chiesto aiuti a fondo perduto”

Rendere più fruibile il Fondo Energia con una serie di miglioramenti e “aggiornare la ‘Guida utente’ con la sintesi delle procedure da seguire per la corretta presentazione delle richieste di finanziamento e per la gestione delle successive fasi di rendicontazione”. Bisogna aiutare gli investimenti delle aziende e migliorare “questo strumento ritenuto virtuoso da altre Regioni. Nei primi otto anni del Fondo, i risultati sono importanti: 359 imprese hanno partecipato, 310 quelle che hanno fatto domanda anche per la parte a fondo perduto. Il Fondo concede finanziamenti a tasso agevolato: il 70% proviene dal Por-Fesr 2014-2020 e il 30% da risorse degli istituti di credito convenzionati. Chiediamo di portare il finanziamento da 750mila euro a 1 milione, finanziando il 100% degli investimenti nonché il cofinanziamento a fondo perduto al 10%”.

Alla richiesta dell’Interrogazione ha risposto il sottosegretario Davide Baruffi: “Finora i due periodi per la domanda di accesso al Fondo erano marzo e settembre. Formalizziamo due periodi dell’anno per dare più possibilità. All’inizio il finanziamento era di 500mila euro poi aumentato a 750mila. Oggi con solo il Por Fesr si può elevare l’importo massimo del prestito e chiederemo agli uffici se è possibile realizzare l’aumento, anche se oggi le richieste arrivate sono in media di 200mila euro. Alle 359 imprese sono andati 48 milioni di soldi pubblici alle 310 finanziamenti per 3 milioni. Verificheremo anche la possibilità di aumento della quota a fondo perduto”.

Si chiede che, all’interno della Programmazione dei fondi europei 2021-2027, la Regione possa migliorare la misura considerando alcuni aspetti “quali ad esempio l’adeguare la dotazione finanziaria di partenza per garantire annualmente almeno 2 o 3 aperture dello Sportello in periodi predeterminati, portare il valore complessivo del finanziamento massimo erogabile per i progetti FER in autoconsumo ad 1 milione di euro, aumentare la percentuale di contributo a fondo perduto fino al 10%”. Infine, va aggiornata la Guida utente.

il Fondo energia è importante in questo pero di aumenti delle bollette energetiche e vuole stimolare gli investimenti. Da contatti con alcune imprese, “è anzitutto emerso il valore della misura regionale considerata una grande opportunità da cogliere”. Le aziende hanno, inoltre, suggerito spunti “utili a rendere ancora più efficiente e attrattivo il Fondo”, affermando che lo strumento di finanza agevolata “rappresenta un esempio virtuoso cui tendono anche altre Regioni. Uno strumento che sostiene interventi di green economy”.

I Consiglieri si sono detti soddisfatti, ma “dobbiamo chiedere al governo misure straordinarie per imprese e famiglie che rischiano di essere travolte. Bene anche la richiesta alle multiutilities, ma occorre cercare una risposta strutturale per l’efficientamento energetico delle imprese e l’autoproduzione da fonti rinnovabili”.

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