Interrogazione urgente del consigliere Pd in Regione sui nuovi parametri di default bancario
Dal 1° gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove regole europee che danno una nuova definizione del debitore in default verso la banca.
“Le banche dovranno automaticamente riconoscere come inadempiente il cliente che presenta un arretrato di oltre 90 giorni. Ci saranno alcune differenze di classificazione. In generale si verificherà una situazione di default quando l’inadempienza sarà superiore ai 100 euro e al 1% del totale dell’esposizione verso il gruppo bancario per privati e PMI. Per le imprese invece l’importo non versato dovrà essere superiore ai 500 euro e al 1% del totale delle esposizioni verso il gruppo. Cifre molto modeste, quindi, che destano allarme” spiega il consigliere regionale Gianni Bessi, che ha trattato il tema con un’interrogazione urgente discussa nella seduta dell’Assemblea Legislativa di martedì 24 novembre.
“Dal 1° gennaio sarà quindi fondamentale onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e rispettare il piano di rimborso dei propri debiti. Non sarà opportuno trascurare anche importi di piccola entità, al fine di evitare la classificazione a default, che rileva anche ai fini della segnalazione in Centrale Rischi di Banca d’Italia. – sottolinea Bessi, che aggiunge – Chiaramente sono penalizzati i privati, soprattutto considerando la grave e inedita situazione di crisi scaturita dalla pandemia ancora in corso. Lo stesso Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha dichiarato che è necessario correggere questa disciplina per evitare che delle norme pre-covid tanto rigide costringano le banche a stringere i cordoni della borsa”.
“Sicuramente questo non gioverà alla nostra economia, che avrà massimo bisogno di liquidità. L’Assessore regionale Vincenzo Colla, nel rispondermi, ha sottolineato come la revisione di queste regole nate al di fuori dell’attuale contesto storico ed economico debba essere una priorità della politica e delle Istituzioni a ogni livello. Rischiamo un effetto domino che travolgerebbe le imprese piccole e grandi con conseguenze anche sociali. Mi auguro che la comunicazione formale, annunciata dall’Assessore Colla e rivolta dalla Regione Emilia-Romagna al ministro Gualtieri dia i suoi frutti. Consideriamo necessario un intervento del Governo affinché l’Europa ammorbidisca le nuove regole sul credito. Una questione da affrontare con determinazione e urgenza”.
Qui il testo dell’interrogazione presentata oggetto 2052
La risposta dell’ Assessore Colla in aula
La rassegna stampa
Resto del Carlino 25 novembre 2020
Qui Agenzia Adnkronos del 25 novembre 2020
Banche, Bessi (Pd): “Rivedere le regole che destabilizzeranno imprese e privati”
Dal 1 gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove regole europee che danno una nuova definizione del debitore in default verso la banca
Dal 1 gennaio 2021 entreranno in vigore le nuove regole europee che danno una nuova definizione del debitore in default verso la banca. “Le banche dovranno automaticamente riconoscere come inadempiente il cliente che presenta un arretrato di oltre 90 giorni. Ci saranno alcune differenze di classificazione. In generale si verificherà una situazione di default quando l’inadempienza sarà superiore ai 100 euro e al 1% del totale dell’esposizione verso il gruppo bancario per privati e pmi. Per le imprese invece l’importo non versato dovrà essere superiore ai 500 euro e al 1% del totale delle esposizioni verso il gruppo. Cifre molto modeste, quindi, che destano allarme”, spiega il consigliere regionale Gianni Bessi, che ha trattato il tema con un’interrogazione urgente discussa nella seduta dell’Assemblea Legislativa di martedì.
“Dal 1 gennaio sarà quindi fondamentale onorare con puntualità le scadenze di pagamento previste contrattualmente e rispettare il piano di rimborso dei propri debiti. Non sarà opportuno trascurare anche importi di piccola entità, al fine di evitare la classificazione a default, che rileva anche ai fini della segnalazione in Centrale Rischi di Banca d’Italia. – sottolinea Bessi – Chiaramente sono penalizzati i privati, soprattutto considerando la grave e inedita situazione di crisi scaturita dalla pandemia ancora in corso. Lo stesso Presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha dichiarato che è necessario correggere questa disciplina per evitare che delle norme pre-covid tanto rigide costringano le banche a stringere i cordoni della borsa”.
“Sicuramente questo non gioverà alla nostra economia, che avrà massimo bisogno di liquidità. L’Assessore regionale Vincenzo Colla, nel rispondermi, ha sottolineato come la revisione di queste regole nate al di fuori dell’attuale contesto storico ed economico debba essere una priorità della politica e delle Istituzioni a ogni livello. Rischiamo un effetto domino che travolgerebbe le imprese piccole e grandi con conseguenze anche sociali. Mi auguro che la comunicazione formale, annunciata dall’Assessore Colla e rivolta dalla Regione Emilia-Romagna al ministro Gualtieri dia i suoi frutti. Consideriamo necessario un intervento del Governo affinché l’Europa ammorbidisca le nuove regole sul credito. Una questione da affrontare con determinazione e urgenza”.
Comunicato stampa dell’Assemblea Legislativa (cronaca bianca)
Imprese. Bessi (Pd): “Ragionare su nuove regole bancarie per il default”
Il consigliere ravennate riprende l’allarme lanciato dall’ABI e chiede alla Giunta quale posizione prenderà in merito
Dal prossimo 1 gennaio 2021 verranno applicate le nuove regole europee in materia di classificazione per il default. A i privati e le piccole e medie realtà il limite è posto a 100 euro di finanziamenti non onorati per oltre 90 giorni, mentre per le imprese più strutturate l’asticella è fissata per esposizioni superiori a 500 euro o eccedenti la quota dell’1 per cento del totale della situazione debitoria per un analogo periodo di tempo.
Con queste regole nettamente peggiorative rispetto al regime attuale che dovrebbero entrare in vigore tra poche settimane, Gianni Bessi (Pd) fa suo l’allarme lanciato alcuni giorni fa dal presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Antonio Patuelli per “correggere queste rigide norme”.
L’esponente Pd è particolarmente allarmato dall’adozione di queste regole in un momento oggettivamente difficile come quello attuale. Bessi, nel ricordare come delle 450mila imprese regionali (390mila quelle attive alla fine dello scorso settembre), più del 50 per cento opera con il sistema di liquidità a breve.
In risposta, l’assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Vincenzo Colla ha parlato di questa norma come “figlia di una logica mercatista e rigorista che non ha nulla a che fare con il mondo attuale” e che, se entrasse in vigore, “vanificherebbe tutti gli sforzi fatti fino ad ora per puntellare sia il mondo produttivo che le singole famiglie dei nostri territori”. Il responsabile regionale dello sviluppo economico ha ricordato come il momento che stiamo vivendo è eccezionale anche perché mai si è registrata un’iniezione così massiccia di denaro (oltre 500 miliardi) nel settore economico-sociale per evitare i forti rischi di smottamento e recessione.
Colla ha poi informato di come la Regione si sia già mossa con il ministro dell’Economia Gualtieri, richiedendo un’azione coordinata per, quantomeno, alzare le soglie stabilite e i tempi della moratoria.
Gianni Bessi si è dichiarato soddisfatto della risposta sottolineando l’urgenza di agire visto l’approssimarsi della scadenza.
L’atto è stato sottoscritto anche da Iotti, Montalti, Zappaterra, Caliandro, Costa, Tarasconi, Rontini, Sabattini, Pillati, Fabbri, Costi, Rossi e Bulbi.
Mi sto occupando di promuovere un cambiamento delle nuove regole europee sul default bancario che potrebbero dare un duro colpo a privati e piccole-medie imprese.
Ne ho parlato a Radio Città Fujiko 103.1 fm, a questo link potete ascoltare la diretta
[Nella fotografia allegata, Gianni Bessi in aula martedì 24.11.2020 durante la discussione dell’interrogazione]