Welfare. Dalla Regione quasi 2,5 milioni di euro a sostegno del Terzo settore, in sofferenza per la sospensione delle attività durante l’emergenza Covid19: ecco il bando per volontariato e associazioni di promozione sociale. La vicepresidente Schlein: “Forme concrete e urgenti di sostegno a chi si è speso e continua a spendersi per gli altri”
Approvato dalla Giunta, è rivolto a migliaia di realtà – da Piacenza a Rimini – iscritte al registro regionale: contributo fino a 5mila euro per le spese sostenute durante il lockdown, dagli affitti al personale. Domande dal 3 agosto all’11 settembre
Un sostegno al Terzo settore che vale quasi 2,5 milioni di euro. Sono le risorse che la Regione Emilia-Romagna, utilizzando fondi nazionali, destinerà agli Enti colpiti dall’emergenza Covid-19, in sofferenza economica per la sospensione delle attività e per i costi extra sostenuti a causa della riorganizzazione dei servizi.
La Giunta regionale ha infatti approvato in questi giorni il bando rivolto a organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale – comprese le società sportive, purchè iscritte al registro regionale – presenti su tutto il territorio: una realtà che garantisce servizi e supporto alle famiglie e alle persone fragili e che in Emilia-Romagna comprende 2.893 organizzazioni di volontariato e 4.913 associazioni di promozione sociale.
C’è tempo dal 3 agosto all’11 settembre per fare domanda, con contributi fino a 5mila euro che andranno a sostenere le spese sostenute tra l’8 marzo e il 31 agosto, dall’affitto degli immobili all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, dall’igienizzazione degli ambienti ai costi per il personale.
Le risorse per finanziare il bando provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal Ministero del Lavoro e Politiche sociali, in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna. L’obiettivo è proprio quello di dare continuità all’attività ordinaria degli Enti, garantendo l’adeguamento e la prosecuzione di servizi messi a rischio per effetto della pandemia.
“La Regione- sottolinea la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein– è a fianco di un settore che necessita di forme concrete e urgenti di sostegno per consentire lo svolgimento delle attività in sicurezza, anche dopo la fase emergenziale. É fondamentale garantire la sopravvivenza del terzo settore che, in Emilia-Romagna, rappresenta una parte significativa del welfare regionale.
Spesso queste realtà non dispongono di patrimoni sufficienti a reggere mesi di attività ridotta o addirittura sospesa e scongiurare il rischio che molti servizi non riescano a ripartire. Ciò significherebbe- aggiunge Schlein- non solo la perdita di un patrimonio insostituibile, anche dal punto di vista relazionale, ma anche di posti di lavoro e competenze che sono invece indispensabili in uno scenario in profondo cambiamento, dove è necessario evitare che povertà e disuguaglianze aumentino”.
Spese finanziabili, contributi e criteri di riparto
Gli Enti del Terzo settore potranno ottenere contributi per coprire le spese sostenute nel periodo dall’ 8 marzo al 31 agosto 2020, riferite alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19; acquisto di beni e attrezzature entro il valore unitario massimo di 516 euro; acquisizione di beni di consumo e servizi; costi di personale e rimborsi spese ai volontari, esclusivamente riferite alle attività legate all’emergenza sanitaria.
L’Intero pacchetto di risorse (2.462.746 euro) consentirà agli Enti di ottenere contributi da un minimo di 3mila euro (al di sotto di tale cifra le richieste non saranno ammesse) a un massimo di 5mila per le spese più consistenti.
Le risorse messe a bando dalla Regione Emilia-Romagna sono ripartite sul territorio per metà in proporzione al numero dei cittadini residenti e per l’altra metà sulla base del numero di organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale iscritte al registro e presenti sui singoli territori.
Le risorse disponibili, per provincia
A Bologna andranno 557.841 euro; Modena 415.632 euro; Reggio-Emilia 268.099 euro; Parma 253.933 euro; Forlì-Cesena 235.095 euro; Ravenna 222.639 euro; Ferrara 191.154 euro; Rimini 164.531 euro e a Piacenza 153.817 euro.
Destinatari, modalità e termini per partecipare al bando
Al bando possono accedere: organizzazioni di volontariato iscritte da almeno un anno nel registro regionale e con almeno 30 soci aderenti; associazioni di promozione sociale iscritte da almeno un anno nel registro regionale e con almeno 100 soci aderenti (condizione valida anche per le società sportive); associazioni di promozione sociale con sede in Emilia-Romagna non iscritte nel registro regionale ma iscritte da almeno un anno nel registro nazionale in qualità di enti affiliati e con almeno 100 soci aderenti.
I requisiti di iscrizione di almeno un anno e del numero minimo dei soci devono essere accertati alla data di approvazione del bando (13 luglio 2020).
Le richieste di contributo dovranno essere presentate per via telematica, sottoscritte dal legale rappresentante e corredate della relativa documentazione, dalle ore 10 del 3 agosto alle ore 13 dell’11 settembre 2020 utilizzando il servizio on-line disponibile alla pagina del sito web Ersociale: https://sociale.regione.emilia-romagna.it/terzo-settore/bandi/ compilando la modulistica e corredandola degli allegati previsti.