Nella risoluzione depositata anche la richiesta di prevedere forme di rimborso o di proroga della durata degli abbonamenti al tpl per studenti e lavoratori che non hanno potuto utilizzarli
Un fondo per ristorare i bilanci dei Comuni delle mancate entrate relative ai servizi educativi, scolastici e per l’infanzia nonché di trasporto scolastico sospesi per l’emergenza Covid-19. Questo è uno degli impegni che chiedono alla Giunta Andrea Costa, Marco Fabbri, Marcella Zappaterra, Katia Tarasconi, Lia Montalti, Palma Costi, Marilena Pillati, Gianni Bessi e Stefano Caliandro.
“Un fondo, ulteriore rispetto al primo stanziamento previsto a favore dei Comuni a fronte del mancato incasso delle rette per gli asili nido- scrivono nella risoluzione depositata- finalizzato, da un lato, a coprire la mancata compartecipazione delle famiglie al costo di quei servizi che già per buona parte gravano sui bilanci comunali e, dall’altro, a evitare che il mancato incasso delle rette per il trasporto scolastico venga riversato sulle imprese erogatrici del servizio in quanto aggiudicatarie dei relativi contratti di appalto”.
I democratici ricordano che sono numerosi i Comuni che hanno provveduto, per quanto di loro competenza, a sospendere o ridurre i pagamenti di servizi bloccati durante questo periodo emergenziale, ma che, comunque, restano “spese non comprimibili in termini di personale, gestione, utenze, manutenzioni e organizzazione”. Spese che, per i Comuni, si uniscono alle mancate entrate e alla “grave incertezza sull’effettivo gettito della fiscalità locale nei prossimi mesi”. E aggiungono: ”Anche numerosi soggetti privati, affidatari dei servizi pubblici nei medesimi settori, si trovano a loro volta a dover affrontare l’improvvisa interruzione delle proprie entrate, facendosi carico di tutto ciò che gli ammortizzatori sociali non sono in grado di attutire”.
Altro impegno che i dem richiedono all’esecutivo regionale è quello di “prevedere forme di rimborso o di proroga della durata degli abbonamenti al trasporto pubblico per gli studenti e i lavoratori che non hanno potuto utilizzarli a pieno a causa della chiusura dell’attività didattica o lavorativa e dei divieti di spostamento”.
Qui il testo della Risoluzione n. 238