“Depositato un ordine del giorno per dare valore alle esperienze camerali e nuovo impulso allo sviluppo economico del territorio in stretta collaborazione con la Regione”
Il riordino delle Camere di Commercio torna a tenere banco in Regione. Dopo lo stop agli accorpamenti decisi a livello ministeriale ma senza un valido supporto normativo, la consigliera Marcella Zappaterra ha proposto un nuovo documento sottoscritto da Gianni Bessi (secondo firmatario) e altri colleghi consiglieri del gruppo Pd in Emilia-Romagna.
“Mi occupo del tema ormai da tempo, da quando l’accorpamento tra le Camere di Ferrara e Ravenna aveva iniziato a destare più di un malumore sul territorio. Lo stop alla riorganizzazione sancito anche dalla Corte Costituzionale è stato il frutto di una forzatura che non teneva in conto le peculiarità dei territori” ricorda Zappaterra.
“Con l’ordine del giorno depositato oggi chiediamo alla Giunta di portare la questione del riordino delle Camere di Commercio in sede di Conferenza Stato-Regioni con l’obiettivo di proporre al Governo una modifica condivisa alla normativa vigente. Nessuna preclusione ideologica alla riorganizzazione delle sedi, ma attenzione a garantire una maggiore efficienza dell’azione camerale. – specifica la consigliera dem – Ecco perché sarebbe utile immaginare meccanismi che rendano volontari i processi di rideterminazione delle circoscrizioni territoriali, lasciando agli Organi delle singole Camere di commercio le valutazioni economico-giuridiche necessarie. In generale oggi si sta riscoprendo una nuova centralità nel governo del territorio da parte di Prefetture e Province, immaginare che ci sia più coincidenza tra queste e le Camere di Commercio può dare valore ad una azione collettiva”.
“Quello che immaginiamo, è che le Camere di Commercio possano diventare un utile strumento anche per rafforzare le politiche regionali di sviluppo del territorio, sia in tema di progetti e servizi per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, sia concertando tra Camere e Regione opportunità e destinazione di parte del gettito relativo all’aumento del diritto annuale fino a un massimo del 20%. Una proposta concreta per favorire lo sviluppo dei territori, tutelando anche l’occupazione e le politiche di turn over del personale impiegato nelle Camere. Sono contenta – conclude Zappaterra – che il documento che ho proposto abbia trovato l’appoggio dei colleghi consiglieri di tutte le province dell’Emilia-Romagna: un segnale di quanto sia sentito ovunque il tema della tutela e del sostegno alle imprese”.
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