Gianni Bessi: “L’Emilia-Romagna presenta dati importanti a livello nazionale”
Al centro della seduta dell’Assemblea legislativa la discussione del Documento di economia e finanza regionale (Defr) relativo alla programmazione 2020-2022.
“La Giunta della Regione Emilia-Romagna ha deciso di elaborare quest’ultima edizione di DEFR limitandosi alla descrizione dell’evoluzione del contesto economico-finanziario, istituzionale e territoriale. – spiega il consigliere regionale Gianni Bessi – Alla Giunta che si insedierà a seguito delle prossime elezioni spetterà quindi il compito di elaborare la parte programmatica, relativa agli obiettivi strategici per il 2020, così come gli indirizzi da dare al sistema delle società partecipate”.
Il DEFR infatti non è solo il documento di programmazione delle politiche regionali, ma costituisce anche il presupposto del controllo strategico per la misurazione degli impatti prodotti dall’azione di governo.
“Ad oggi sono state pubblicate 6 edizioni di DEFR e 3 Note di aggiornamento. Per quanto riguarda le rendicontazioni, il nostro Ente ha già 4 esperienze alle spalle, precisamente per le annualità 2015, 2016, 2017 e 2018. Si tratta di una documentazione unica nel panorama italiano. – aggiunge Bessi – I punti principali del documento si inseriscono in un quadro economico mondiale e nazionale e dai dati della nostra Regione possiamo confermare come l’economia emiliano-romagnola continua a realizzare performance macroeconomiche sistematicamente migliori di quelle nazionali. Per il 2018 è stata confermata una crescita del PIL a livello regionale pari all’1,4%, che ne fa la prima regione italiana per crescita insieme alla Lombardia. Per il 2019, gli ultimi aggiornamenti di luglio di Prometeia, successivi a questa edizione di DEFR, prevedono che l’economia dell’Emilia-Romagna cresca ad un tasso dello 0,6%, fortemente rallentato rispetto al 2018 ma comunque positivo e superiore alla previsione nazionale, forse ottimistica, contenuta nel DEF dello scorso aprile (+ 0,2%). Questa tendenza sembra confermarsi anche per il prossimo futuro. Prometeia per il 2020 stima per la nostra regione lo 0,9% di crescita. L’export è tradizionalmente un altro punto di forza dell’economia dell’Emilia-Romagna. Nel 2018 abbiamo registrato un aumento notevole, pari al 5,7% contro il 3,1% registrato a livello nazionale. Questo significa che le esportazioni della nostra regione sono cresciute ad un ritmo quasi doppio rispetto alla media nazionale. Il valore delle vendite estere ha così sfiorato i 63,5 miliardi di euro”.
Parlando di economia regionale, Bessi aggiunge anche un commento ai dati in tema di lavoro che danno l’evidenza del valore aggiunto che il Patto per il lavoro della Regione ha avuto nell’economia reale.
“Dalla rilevazione Istat sul secondo trimestre 2019 si legge infatti che nel secondo trimestre del 2019 continua a crescere il numero degli occupati, arrivati a 2 milioni e 57 mila (+1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), per un tasso di disoccupazione del 4,8% e, nella media degli ultimi 12 mesi, sceso al 5,5% rispetto al 9% di inizio legislatura, nel 2015. – conclude – Il tasso di occupazione raggiunge così il 71,3% (era al 70,5% nel secondo trimestre 2018), il valore più elevato tra tutte le regioni italiane. Dati unici in Italia, raggiunti grazie al contributo delle parti sociali, dei sindacati, delle imprese, degli enti locali delle università, dei professionisti, delle associazioni del No profit. Tutto ciò conferma una efficace politica industriale, fatta di condivisione, investimenti pubblici e scelte in grado di guardare anche al futuro”.