Pubblicato su energiaoltre.it del 12 novembre 2018
l gas naturale è la fonte fossile che dovrebbe traghettare il settore energia verso le rinnovabili e l’Italia ha ancora del potenziale da sfruttare
Dopo anni di promesse, speranze e dibattiti, la transizione energetica verso un mondo più pulito si sta compiendo. Non si sa ancora quanti anni ci vorranno perchè il solare e l’eolico spodestino carbone e petrolio, quel che è certo è che le fonti rinnovabili non possono far tutto da sole. In questo percorso possono (e devono) trovare nel gas naturale, fonte fossile più pulita, un alleato su cui contare.
FOSSILI ANCORA IMPORTANTI
E mentre, anche in Italia, parchi eolici e fotovoltaici sono sempre più numerosi, è vero anche che le fonti fossili sono ancora elemento imprescindibile per il nostro sistema energetico. Ed il Belpaese, sul fronte gas, ha del potenziale da sfruttare. Questo, almeno, è quanto ha dichiarato Luigi Ciarrocchi, presidente di Assomineraria, intervenendo al confronto su “Il gas naturale quale fonte energetica di transizione per eccellenza” tenutosi al Teatro Socjale di Piangipane per iniziativa del Propeller nel corso del quale è stato presentato il libro “Gas naturale, energia di domani” di Gianni Bessi (Innovative Publishing editore).
L’ITALIA PUO’ FARE MEGLIO (E DI PIU’)
Cosa vuol dire tutto questo? Vuol dire che l’Italia ha risorse che potrebbe sfruttare per accelerare la transizione energetica ed essere un esempio per l’Europa e nel mondo. Come spiegato da Ciarrocchi, infatti, il Paese potrebbe puntare e valorizzare le fonti presenti nel nostro territorio, e nell’Adriatico in particolare, sfruttando capacità di calcolo superiori e tecnologie innovative per la rivalutazione della campagna di acquisizione 3D condotta nel 1993, la più grande al mondo a quel tempo.
Oltre le 12 miglia, in mare Adriatico, è ipotizzabile una crescita produttiva di gas naturale, seguendo l’esempio di Montenegro e Albania.