Pubblicato su Start Magazine il 6 luglio 2018
l post di Gianni Bessi
Da una osservazione del tabellone del mondiale di Russia non solo i più esperti pallonari capiscono che nella parte sinistra insistono le squadre con più solida base tecnica-tattica e il più prestigioso palmares, come il Brasile, la Francia, l’Uruguay e con l’aggiunta del Belgio con una generazione di talenti che cerca la definitiva consacrazione dal 2014.
La parte destra invece conferma quello che un novello Carl Philipp Gottlieb von Clausewitz oggi direbbe, ovvero che è il gioco con la palla più famoso a non essere altro che la continuazione della (geo)politica con altri mezzi.
Per questo, quando le grandi vie di Madre Russia incroceranno quelle di un piccolo paese dei Balcani come la Croazia le suggestioni per House of Zar non mancheranno.
La grande nazione che ospita i mondiali 2018, che si estende su due continenti con 11 fusi orari, con la leadership politica di Vladimir Putin fortissima grazie a una conferma plebiscitaria che si fonda su mix di valori che spaziano nei binomi comunismo più patriottismo e zarismo più religione ortodossa, a livello calcistico è la sfavorita del match.
Infatti la giovane piccola Croazia con i suoi 4 milioni di abitanti è un paese talentuoso negli sport di squadra, un’eredità del periodo della vecchia guerra fredda della ex Jugoslavia e le sue tante storie come quella del bellissimo Bloc notes di Michele Magno.
Nella globalizzazione dello sport, dal basket, alla pallanuoto fino al calcio i suoi tantissimi atleti offrono la loro arte nelle squadre più gloriose. Un esempio fra tutti il capitano della nazionale di football Modric veste la camiseta blanca del campione d’Europa Real Madrid.
La Repubblica Croata, con le sue mille isole nell’Adriatico è nata dalla drammatica disgregazione della Jugoslavia negli anni ’90, è entrata da poco nell’Ue ed è cuore pulsante di Santa Romana Chiesa nei Balcani. E ha un sogno, fare meglio della mitica nazionale del mondiale di Francia 1998, quella dei Suker, dei Boban, dei Prosinecki che arrivando terzi fecero diventare la Croazia la miglior esordiente di un mondiale.
Un’altra sfida, dove questi due paesi così diversi si trovano su campi opposti ma questa volta non da calcio, è quella energetica nei Balcani.
In questa partita lo sviluppo strategico del gasdotto Turkestream vede la Russia estendere i suoi grandi progetti infrastrutturali per puntare a portare l’oro azzurro via pipeline nei Balcani.
Mentre i croati assaporano l’idea di diventare hub energetico per i Balcani grazie al progetto del rigassificatore di gas liquefatto davanti alle coste dell’isola di Veglia (isola di Krk) con un finanziamento garantito Ue da oltre 100 milioni di €.
Trovando un alleato nell’altra potenza energetica globale a Stelle e Strisce che vede nello sviluppo dei gate del Gnl una opportunità per le sue gassiere.
L’argomento energetico interessa anche a noi italiani visto la condivisione del mare Adriatico e delle sue notevoli riserve e risorse di gas naturale.
Ci riguarda anche visto lo storico legame di Eni con quest’area geopolitica. Lo scorso 20 giugno il cane a sei zampe è uscito dal business Upstream in Croazia, dove era presente dal 1996 in partnership con INA-INDUSTRIJA NAFTE vendendo proprio a quest’ultima il 100% di Eni Croatia.
Ma la collaborazione continua come testimonia la notizia del 26 giugno sempre di quest’anno dove il cane a sei zampe e INDUSTRIJA NAFTE hanno annunciato un accordo di cooperazione bilaterale (Memorandum of Understanding) per valutare l’opportunità di realizzare una interconnessione tra Italia e Croazia per il trasporto del gas naturale.
L’iniziativa, molto interessante per House of Gas, mira a fare leva sull’infrastruttura esistente, oggi deputata alla produzione offshore di gas nell’alto mar Adriatico, per realizzare un’interconnessione per il trasporto di gas tra i due Paesi.
Ma torniamo ai mondiali di Russia 2018, che seguiremo non da tifosi per questa o l’altra squadra allo svolgere dei quarti di finale, con un’annotazione a margine che riguarda sempre la parte destra del tabellone. Non possiamo non notare che i risultati finali potrebbero riservare l’incrocio di altre due nazioni di grande interesse per il novello Von Clautzerviz come Inghilterra e Russia con le loro vecchie e recenti storie di spie.