Il corsivo di Gianni Bessi, post pubblicato sul profilo Facebook
Pubblicato su MicheleArnese.net del 6 giugno 2018
Rolland Garros, pilota dell’aeronautica francese nella Prima guerra mondiale, ha fatto planare nel bel Paese la favola di Marco Cecchinato, classe ’92 da Palermo.
Da brividi i 4 set (6-3, 7-6, 1-6, 7-6) con cui il tennista italiano ha piegato Nole Djorkevic. Mica l’ultimo del mazzo. E il nostro eroe viene dai match vittoriosi con David Goffin e Carreno Busta.
Ha quindi superato la cosiddetta prova del 9 del tennista. Ripetersi battendo giocatori superiori di classifica e teste di serie.
Ha raggiunto le semifinali di Parigi come il suo idolo Marat Safin. Ora gli tocca Dominic “Dominator” Thiem, uno della nexgen che si candida da qualche anno a successore degli immortali Rafa Nadal e Roger Federer.
Pronostico proibitivo? Si ma se il “nostro” mantiene questa trance agonistica ogni sorpresa o favola è possibile.
Dall’ecuadoriano Andrés Gomez, al tawainese-americano Michael Chang, l’Open di Francia non è nuovo a sorprese o favole: è il torneo dello Slam più duro perché si gioca, a seconda dei gusti, nella maledetta o santa terra battuta rossa.
E l’Italia orfana del mondiale del gioco della palla più famoso del mondo e in trance da cambiamento non mancherà di andare in soccorso al giocatore siciliano.
Come? Diventando come sempre, in questi casi, tutti tennisti davanti alla TV per la semifinale.