Nelle ultime due sedute dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna sono stati approvati vari importanti provvedimenti dedicati allo sport, al percorso per le autonomie locali, alla disciplina della valutazione ambientale e alla Politica agricola comunitaria”. A darne notizia è il consigliere regionale PD Gianni Bessi.

 Nella seduta del 17 aprile è stato approvato il piano triennale dello sport 2018-2020 che potrà contare su investimenti pari a 6 milioni e 750mila euro nel triennio, oltre a 20 milioni di euro attraverso il fondo per lo sviluppo e la coesione per interventi sull’impiantistica sportiva, per intercettare le esigenze del mondo sportivo, rimuovere ogni ostacolo che impedisca l’esercizio del diritto alla pratica sportiva, integrare il sistema sportivo con quello scolastico, sanitario e turistico e riqualificare l’impiantistica.

 Nella stessa seduta di martedì 17 l’Assemblea ha approvato anche il progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”. La proposta di legge ha lo scopo di accrescere l’attrazione e la competitività del sistema territoriale dell’Emilia-Romagna perseguendo uno sviluppo sostenibile sia sotto il profilo ambientale sia sotto il profilo sociale ed economico attraverso la predisposizione e la realizzazione di programmi territoriali denominati Programmi speciali per gli ambiti locali (Psal). I Psal mirano a realizzare l’integrazione fra i vari livelli di governo, il coordinamento delle politiche e l’impiego integrato delle risorse finanziarie, consentendo di promuovere un sistema di governance fra le amministrazioni locali. Per la realizzazione dei Psal, che coinvolgono città e aree urbane, la montagna, la fascia della costa, l’asse del Po e i territori colpiti dal sisma del 2012, la Regione prevede lo stanziamento di 1 milione di euro all’anno per tre anni.

Grazie al voto del PD, Si, Misto-Mdp è stato inoltre approvato il provvedimento sulla disciplina di valutazione ambientale (Via) derivante da due direttive europee e un decreto legislativo nazionale. La Via individua e valuta gli effetti ambientali significativi di un progetto sia pubblico che privato. Le principali novità riguardano sia la fase procedurale che quella partecipativa. L’obiettivo è quello di uniformare a livello europeo la disciplina  stabilendo tempi e procedure analoghi. Verranno istituite nuove forme di partecipazione come l’inchiesta pubblica e verrà introdotto l’obbligo per i progetti sottoposti al Via di svolgere un procedimento unico che conterrà la valutazione e tutte le autorizzazioni del caso. Fra le novità, anche l’elenco preciso, nel testo di legge, di tutte le opere soggette a valutazione di impatto ambientale o che possono rientrarvi.

Nella seduta del 18 aprile abbiamo approvato numerosi atti di indirizzo tra cui le due risoluzioni abbinate, di Partito Democratico e Lega, e che dicono no ai tagli alla politica agricola comunitaria (Pac). Per fare fronte alla copertura finanziaria dei fondi che verranno a mancare a seguito dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, e alle nuove risorse finanziarie necessarie a rafforzare le politiche di sicurezza e difesa, in sede Ue si sta ipotizzando un aumento dei contributi a carico dei Paesi membri e un taglio di alcuni capitoli di spesa. Dato che la Pac assorbe attualmente quasi il 40 per cento delle risorse finanziarie europee, è su questo capitolo che si ipotizzano i tagli più consistenti. Da qui la nostra preoccupazione per le pesanti ricadute che potrebbero determinarsi a carico del settore agricolo regionale, leader a livello europeo e mondiale nelle produzioni di qualità e nell’agricoltura sostenibile. Abbiamo chiesto all’esecutivo regionale di agire in seno alla rete delle Regioni dei Paesi membri della Ue per il mantenimento delle risorse finanziare da destinare alle politiche di coesione e alla Pac: sono leve fondamentali per lo sviluppo dei sistemi socio-economici e territoriali delle regioni europee.

 Abbiamo poi approvato una risoluzione sulla Circolare Gabrielli sulla gestione degli eventi pubblici e che può avere effetti negativi sulle piccole iniziative. Nella risoluzione abbiamo chiesto alla Giunta regionale di aprire un tavolo con le Prefetture attraverso la Conferenza Stato-Regioni per cercare di ammorbidire il giro di vite imposto dalla circolare.

Sul tema della lotta alla criminalità abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione che impegna la Giunta a chiedere verità sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica ucciso nel 2010 per essersi opposto alle attività criminali della camorra. L’atto di indirizzo invita l’esecutivo regionale a sostenere e diffondere l’appello lanciato dalla Fondazione e dalla famiglia Vassallo perché lo Stato non rinunci a cercare esecutori e mandanti.

 L’Assemblea ha infine approvato una risoluzione firmata PD, SI e MDP sui temi dell’antifascismo: la risoluzione, si legge nell’atto, “nasce dall’amara presa d’atto che anche nella nostra regione sono tornate a diffondersi iniziative e fenomeni di tipo nazi-fascista che usano simboli, lessico e atteggiamenti che furono alla base del fascismo storico” e ribadisce la necessità di tenere vivi i valori della nostra Costituzione antifascista e della Resistenza”.

 Gianni Bessi

Consigliere regionale PD Emilia-Romagna