Giovedì 8 febbraio 2018
La Compagnia portuale di Ravenna, in collaborazione con Ancip (Associazione nazionale Compagnie Imprese portuali), organizza per giovedì 8 febbraio alle ore 20.30 presso la sede di via Antico Squero 6 a Ravenna, il convegno ‘Correttivo Porti’. Si parlerà della nuova normativa che deriva dall’applicazione del “correttivo porti”, un intervento legislativo che introduce importanti novità nell’ordinamento portuale.
L’incontro si aprirà con i saluti del Sindaco Michele de Pascale, del Consigliere regionale Emilia-Romagna Gianni Bessi, del Presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centro settentrionale Daniele Rossi.
Per gli operatori interverranno Andrea Gentile (Presidente Assologistica) e Riccardo Sabadini (Presidente Sapir Spa).
Relatori: Roberto Rubboli (Direttore Ancip), Franco Mariani (Segretario generale Assoporti), Alberto Pagani (componente IX Commissione permanente Trasporti della Camera dei Deputati) e Ivano Russo (Dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).
Il mio intervento
Ringrazio la Compagnia portuale di Ravenna, che insieme all’Associazione nazionale Compagnie Imprese portuali, ha organizzato questa iniziativa. E vedere il popolo del porto riempire la gloriosa palestra della Compagnia mi fa un grande piacere e conferma quanto sia importante questa riforma.
Il Sindaco Michele de Pascale, il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale Daniele Rossi hanno già evidenziato molte novità dei progetti che riguardano il nostro porto. Da parte mia, oltre a portare il saluto del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, voglio sottolineare, perché ne ho conoscenza diretta, il lavoro puntuale e concreto svolto in questi anni per la portualità ravennate e italiana dall’On. Alberto Pagani, membro della Commissione Trasporti della Camera.
E un ringraziamento va a Ivano Russo, primo collaboratore del Ministro Delrio, che in questi anni, come gli riconosce tutto il mondo portuale, ha lavorato benissimo. Quando persone serie, responsabili e qualificate operano insieme non può che esserci un risultato di qualità per tutta la comunità.
Il motivo è che l’attività di costruzione della riforma ha coinvolto ogni livello amministrativo in un gioco di squadra che ha permesso di individuare qual era il percorso migliore per riorganizzare le Autorità Portuali e quali gli elementi di regolazione e di controllo del mercato per tutelare il lavoro di quanti devono e possono operare all’ interno dei porti.
È stata definita una politica portuale chiara, innovativa e soprattutto coraggiosa. Noi politici dobbiamo sempre considerare quali sono i nostri ‘azionisti’ di riferimento: gli oltre 6 mila lavoratori della comunità portuale che, se aggiungiamo l’indotto arrivano a 9mila e se teniamo in conto anche la componente industriale, dal petrolchimico all’offshore, raggiungono le 5 mila unità. Tutto questo popolo è il motivo per cui non dobbiamo dividerci su interessi di parte, soprattutto ora che il ministro Delrio ha messo il progetto del Hubportuale e dei fondali tra le priorità degli interventi della portualità italiana. E la qualità porta redditività per tutta la comunità.
Ringrazio la Compagnia portuale di Ravenna, che insieme all’Associazione nazionale Compagnie Imprese portuali, ha organizzato questa iniziativa. E vedere il popolo del porto riempire la gloriosa palestra della Compagnia mi fa un grande piacere e conferma quanto sia importante questa riforma.
Il Sindaco Michele de Pascale, il Presidente dell’Autorità di Sistema portuale Daniele Rossi hanno già evidenziato molte novità dei progetti che riguardano il nostro porto. Da parte mia, oltre a portare il saluto del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, voglio sottolineare, perché ne ho conoscenza diretta, il lavoro puntuale e concreto svolto in questi anni per la portualità ravennate e italiana dall’On. Alberto Pagani, membro della Commissione Trasporti della Camera.
E un ringraziamento va a Ivano Russo, primo collaboratore del Ministro Delrio, che in questi anni, come gli riconosce tutto il mondo portuale, ha lavorato benissimo. Quando persone serie, responsabili e qualificate operano insieme non può che esserci un risultato di qualità per tutta la comunità.
Il motivo è che l’attività di costruzione della riforma ha coinvolto ogni livello amministrativo in un gioco di squadra che ha permesso di individuare qual era il percorso migliore per riorganizzare le Autorità Portuali e quali gli elementi di regolazione e di controllo del mercato per tutelare il lavoro di quanti devono e possono operare all’ interno dei porti.
È stata definita una politica portuale chiara, innovativa e soprattutto coraggiosa. Noi politici dobbiamo sempre considerare quali sono i nostri ‘azionisti’ di riferimento: gli oltre 6 mila lavoratori della comunità portuale che, se aggiungiamo l’indotto arrivano a 9mila e se teniamo in conto anche la componente industriale, dal petrolchimico all’offshore, raggiungono le 5 mila unità. Tutto questo popolo è il motivo per cui non dobbiamo dividerci su interessi di parte, soprattutto ora che il ministro Delrio ha messo il progetto del Hubportuale e dei fondali tra le priorità degli interventi della portualità italiana. E la qualità porta redditività per tutta la comunità.
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