Prorogate a tutto il 2018 le misure per chi ha perso il lavoro o è stato colpito dal sisma
Passa anche per la sanità l’impegno della Giunta regionale a sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi, i cittadini interessati dal terremoto del 2012 e le famiglie indigenti individuate dai Servizi sociali dei Comuni.
È stato prorogato per un altro anno, quindi fino al 31 dicembre 2018, un pacchetto di misure che vanno dall’esenzione dal ticket per visite, esami specialistici ed assistenza farmaceutica, alla distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, a seconda dei destinatari interessati dal provvedimento. Interventi introdotti già nel 2009, all’inizio della difficile congiuntura economico-finanziaria, e rafforzati dopo il sisma, che ora vengono così confermati per il nono anno consecutivo.
L’impegno della Regione per il mancato introito del ticket relativo al 2018 si stima possa superare 1 milione e 700 mila euro, considerando complessivamente le misure anticrisi (1 milione 600mila) e quelle per le popolazioni colpite dal sisma (150mila euro).
Le misure anticrisi
Le misure anticrisi riguardano l’esenzione dal pagamento del ticket per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e l’acquisto dei farmaci di classe A; interessano i lavoratori che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in mobilità o con contratto di solidarietà, e i familiari a loro carico.
Il provvedimento comprende anche l’assistenza farmaceutica per i nuclei familiari emiliano-romagnoli in situazioni di estremo disagio sociale, individuati o in carico ai Servizi sociali dei Comuni. A queste famiglie è garantita la distribuzione gratuita dei farmaci di fascia C, ovvero i quelli distribuiti dalle farmacie delle stesse Aziende sanitarie.
Prorogato il diritto all’esenzione dal ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate), l’assistenza termale e l’assistenza farmaceutica relativamente ai farmaci di fascia A e C, compresi nei Prontuari aziendali e in distribuzione diretta (con modalità definite dalle singole Aziende Usl). Tale diritto si applica alle persone residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna colpiti dal terremoto e che si trovino in situazioni di particolare disagio a seguito di ordinanza del sindaco di inagibilità/sgombero del proprio luogo di abitazione, studio professionale o azienda; ai componenti del nucleo anagrafico o, comunque, ai parenti di primo grado di persone decedute a causa del sisma. Le esenzioni vengono applicate anche ai lavoratori dipendenti dalle aziende che operano nelle zone colpite dal sisma, anche se non residenti nei comuni interessati dal terremoto.
Il commento
“Con questa decisione ribadiamo il nostro impegno concreto per sostenere chi vive in condizioni di forte disagio economico o di particolare difficoltà legate al terremoto- sottolineano gli assessori alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e alla Ricostruzione post sisma, Palma Costi-. Nonostante la ripresa produttiva e occupazionale che sta interessando l’Emilia-Romagna, anche grazie alle politiche messe in campo dalla Regione, ci sono ancora sacche di disagio che non possiamo e non vogliamo ignorare. E per una famiglia in difficoltà, vedersi garantite a fine anno queste prestazioni costituisce un pensiero in meno”.