Gianni Bessi (PD): “L’Emilia-Romagna allinea il proprio ordinamento a quello dell’UE. Attenzione su agricoltura e attività produttive e semplificazione della legislazione regionale”
Prosegue l’iter in Regione Emilia-Romagna della “Legge comunitaria regionale per il 2017” che approderà in Assemblea Legislativa per il voto definitivo a luglio.
Si tratta – spiega il relatore e consigliere PD Gianni Bessi – dello strumento con cui, con cadenza annuale, la Regione partecipa ai processi europei adeguando il proprio ordinamento agli obblighi derivanti da quello dell’UE. Alla legge è collegato un testo che prevede l’abrogazione di leggi, regolamenti e disposizioni normative regionali. Per il 2017 sono 78 le leggi regionali cancellate, una grande opera di snellimento e semplificazione che evita la stratificazione di leggi nel tempo con l’obiettivo di rendere la legislazione regionale più comprensibile”.
“La comunitaria è dedicata in particolare a due materie: agricoltura e attività produttive. – riporta Bessi – Rispetto al primo punto si interverrà in particolare su obblighi e sanzioni previsti per il settore vitivinicolo e inoltre ad allineare le discipline regionale ed europea relative al settore apistico. Modifiche poi alle leggi in materia di commercio ed energia e interventi di razionalizzazione normativa rispetto a turismo, sviluppo della società dell’informazione, agroalimentare e ambiente”.
“In particolare – prosegue Bessi – si segnala la necessità di istituire un ufficio di collegamento, chiamato Europass, per implementare le relazioni tra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e gli attori regionali dei settori agroalimentare e sanitario, e di consentire l’insediamento del Data Center del Centro europeo per le previsioni metereologiche a medio termine, mettendo a disposizione del governo italiano, a titolo gratuito, una parte dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna”.
“Cito questi due punti con particolare orgoglio perché penso che faranno dell’Emilia-Romagna un luogo privilegiato della conoscenza e del collegamento tra locale e globale, coinvolgendo l’Università e gli attori della formazione e del lavoro. – commenta Bessi – La proposta di legge è stata presentata anche agli stakeholder durante l’udienza conoscitiva che ha rappresentato un momento di condivisione e di apertura al confronto utile a definire al meglio i contenuti del provvedimento legislativo. In queste settimane la legge ha avuto il parere, in via consultiva, della commissione Politiche Economiche e di quella Formazione e Lavoro. Il 13 giugno è convocata la commissione referente, ovvero la Bilancio, per la discussione generale e il 19 giugno per l’esame degli emendamenti e dell’articolato. Il voto in aula è previsto nella seduta dell’11-12 luglio”.