“Una buona educazione alimentare nei più giovani è la base di uno stile di vita sano. Chiediamo alla Regione di intervenire sul Governo perché venga dedicata maggiore attenzione a questi temi e si trovino fondi che possono finanziare corsi, iniziative e progetti”. Lo comunica il consigliere regionale PD Gianni Bessi, primo firmatario di una risoluzione approvata ieri all’unanimità dall’Assemblea legislativa.
“Recentemente – sottolinea il consigliere PD – il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo di massima sulla proposta di regolamento per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie, con una dotazione finanziaria complessiva a livello comunitario di 250 milioni di euro annui. L’accordo conferma il ruolo strategico riconosciuto all’educazione alimentare per i più giovani e sancisce l’obbligo per gli Stati membri di destinare una quota del budget riservato ai programmi educativi a progetti di educazione alimentare per la fascia 6-10 anni, dando il via a un vero e proprio piano europeo di educazione alimentare”.
“Per l’Italia – prosegue Bessi – si tratta di un’occasione concreta per contribuire alla creazione di una cultura alimentare sana ed equilibrata a partire dai più piccoli. La nostra Regione grazie alla propria legge approvata nel 2002, ha promosso consumi alimentari consapevoli e numerose iniziative rivolte alle scuole e direttamente ai cittadini (Fattorie didattiche, campagne a favore del cibo biologico) e ha avviato numerosi programmi regionali (Consumabile, Frutta nelle scuole, etc.), investendo risorse finanziarie per oltre 1 milione all’anno (5,7 milioni nella legislatura 2005-2010)”.
“Negli ultimi anni queste attività – conclude Bessi – hanno purtroppo subito una drastica riduzione. Dal 2014, a causa del taglio dei trasferimenti statali, l’amministrazione regionale è riuscita a investire meno di 300 mila euro e nel 2015, a causa dell’assenza di risorse, non sono state programmate iniziative. Con la risoluzione approvata ieri, che con mia grande soddisfazione è stata approvata con il voto di tutte le forze politiche – chiediamo alla Regione di intervenire sul governo sia per intercettare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni comunitarie sia per sensibilizzare l’Unione europea a destinare con maggiore determinazione risorse dedicate a questo tema”.
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