Bessi (PD), relatore di maggioranza: “Il nostro sistema fieristico è già un’eccellenza ma lavoreremo per rafforzarlo ulteriormente”
La Giunta regionale ha deliberato a febbraio un progetto di legge che vuole modificare la preesistente legge in materia di Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle società fieristiche regionali. Ora l’iter passa alla Commissione competente per poi approdare all’Assemblea Legislativa.
“Il progetto di Legge – spiega il consigliere regionale Gianni Bessi, relatore di maggioranza – ha l’obiettivo, come ha spiegato l’assessore Palma Costi in commissione, di accelerare il processo di aggregazione delle società fieristiche, anche attraverso lo sviluppo di un comune piano strategico-industriale, in grado di integrare e coordinare le singole infrastrutture, ottenere economie di scala e promuovere iniziative comuni. Il nostro sistema fieristico regionale, considerando l’insieme di Bologna, Parma e Rimini, è già un’eccellenza ma lavoreremo per rafforzarlo ulteriormente. Proporremo un calendario di lavoro che coinvolgerà i principali protagonisti di questo importante settore.”
23 novembre 2016
La dichiarazione del presidente del gruppo PD in Regione Stefano Caliandro e del relatore Gianni Bessi sulla Legge approvata in Assemblea Legislativa
“In questi anni – spiega il Consigliere regionale Gianni Bessi, relatore del progetto di legge – sono molto cambiate le condizioni infrastrutturali, economiche e sociali che avevano fatto del nostro sistema fieristico regionale un elemento fortemente attrattivo. Oggi l’insieme delle Fiere di Bologna, Rimini e Parma rappresenta ancora il secondo sistema fieristico in Italia, è tra i primi dieci in Europa e tra i primi venticinque nel mondo ma per riuscire a vincere una competizione sempre più agguerrita e qualificata tra le diverse fiere mondiali è necessario intervenire con un ampio progetto di riqualificazione, a partire da BolognaFiere S.p.A.”
“Due i propositi fondamentali di queste modifiche – prosegue il Consigliere Bessi – aggiornare le finalità che la Regione persegue attraverso la partecipazione al capitale sociale delle società fieristiche, che per quanto riguarda BolognaFiere viene aumentata da 12 a 17 milioni di euro, e introdurre l’obiettivo della promozione dei processi di aggregazione ed espansione delle società fieristiche.”
“BolognaFiere ha un ruolo strategico – conclude Gianni Bessi – per l’attrattività e la promozione a livello internazionale del sistema economico regionale, come dimostrano i maggiori eventi fieristici organizzati presso il quartiere che sono strettamente legati ai più importanti distretti produttivi – votati all’export -del nostro territorio, dalla cosmetica, alle costruzioni, dalle macchine agricole all’automotive, dalle piastrelle e l’industria ceramica fino al packaging farmaceutico. Un ruolo però che non va dato per scontato, per rilanciare il nostro sistema fieristico è necessaria la riqualificazione del quartiere fieristico e la qualificazione degli elementi strategici: logistica, servizi, relazioni, risorse umane e l’accelerazione del processo di aggregazione. Rilanciare le Fiere significa, quindi, sostenere il sistema economico e l’occupazione: la Regione, con il progetto di legge approvato oggi, ha fatto la sua parte, insieme al Comune di Bologna e agli altri soci pubblici.”
“Abbiamo sempre detto che la priorità per noi era la salvaguardia dell’occupazione in quella che è un fiore all’occhiello del sistema fieristico del nostro Paese – la Fiera di Bologna – e che rischiava un arretramento rispetto ai grandi risultati finora conseguiti, sollecitandone una ristrutturazione ed un forte rilancio industriale insieme ad un bilancio che le permettesse di tornare ad essere protagonista a livello nazionale e internazionale – afferma il Presidente del Gruppo Pd in Regione Stefano Caliandro – Il 28 settembre scorso come PD abbiamo presentato una risoluzione che riassumeva questi obiettivi e vederli oggi raggiungi è per me forte motivo di orgoglio e di sollievo dopo le tante asperità che con grande impegno abbiamo saputo affrontare. La Regione Emilia-Romagna riafferma la propria funzione di coordinamento e coinvolgimento delle energie più significative del nostro territorio favorendo gli accordi con gli enti locali per uno sviluppo condiviso che lo possa far crescere in modo plurale e omogeneo. Alla crisi rispondiamo con la valorizzazione delle eccellenze e delle potenzialità delle nostre filiere produttive. Ma soprattutto confermiamo una volta di più oggi il nostro impegno dalla parte dei lavoratori ed uno stile istituzionale improntato alla coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa”.