Il Consigliere regionale Gianni Bessi (PD) ha firmato una Risoluzione per invitare la Giunta regionale a promuovere e sostenere, nell’ottica dell’autosufficienza energetica, la conoscenza e la diffusione del modello relativo alle “Comunità Solari Locali”, sostituendo l’uso di combustibili fossili con fonti energetiche rinnovabili.
Energia sostenibile, promuovere la diffusione delle comunità solari locali”
Numerosi consiglieri del Pd, Antonio Mumolo primo firmatario, hanno presentato una risoluzione per “promuovere e sostenere su tutto il territorio regionale, nell’ottica del raggiungimento dell’autosufficienza energetica, la conoscenza e la diffusione dei modelli denominati ‘Comunità Solare Locale’, sia attraverso campagne informative, sia fornendo ai Comuni ed alle associazioni il supporto tecnico e la consulenza necessaria all’avvio del progetto”.
“Le Comunità Solari Locali – sottolineano i consiglieri Pd – sono associazioni di cittadini e imprese promosse dai Comuni che partecipano direttamente e in prima persona alla costruzione di politiche energetiche sostenibili, sostituendo l’uso dei combustibili fossili con quello di fonti energetiche rinnovabili e puntando sul risparmio energetico anche attraverso l’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza energetica. L’adesione alla Comunità permette di avere un check up gratuito sui consumi domestici, di partecipare alle piattaforme fotovoltaiche comuni e premia con buoni sconto o risparmi sulla bolletta l’acquisto di prodotti di uso comune a ridotto impatto energetico”.
Rilevano gli esponenti Pd: “La prima Comunità Solare italiana è nata nella nostra regione nel 2011 grazie ad un progetto promosso dall’Università di Bologna e cofinanziato con 618.000 euro dalla Regione Emilia-Romagna, che aveva come comune capofila Casalecchio di Reno e si è poi esteso ai comuni di Sasso Marconi, Medicina, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Zola Predosa, Castel San Pietro Terme e Mordano”.
“Gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Ue in campo energetico, – si legge ancora nella risoluzione – che si prefiggono di coprire con le rinnovabili la maggioranza del fabbisogno energetico entro il 2050, sarebbero irraggiungibili senza uno sforzo collettivo dei singoli ‘consumatori’, che devono acquisire la consapevolezza dei propri comportamenti ed agire per modificarli in senso sostenibile”. Concludono i consiglieri: “In questo contesto è fondamentale il ruolo delle Amministrazioni comunali, a cui spetta l’intervento di riqualificazione energetica della parte pubblica ed il coordinamento e l’attuazione dei progetti appannaggio dei soci privati”.